Ha senso utilizzare Telegram per l’artigianato, per proporre i nostri prodotti? Funziona? E come si fa? Oggi la rubrica “Consigli per artigiani alle prime armi” si concentra proprio su questo sistema di messagistica e sul più noto Whatsapp.
Che cos’è Telegram?
Non credo ci sia bisogno di spiegare cos’è Whatsapp, l’applicazione che usiamo per scambiare messaggi con amici, colleghi e familiari.
Forse, invece, non tutti conoscono Telegram. Si tratta anche in questo caso di un servizio di messaggistica istantanea che possiamo scaricare sui nostri smartphone e che integra alle medesime caratteristiche di Whatsapp anche alcune possibilità che lo rendono utilissimo per il lavoro.
In particolare, oltre a messaggiare con la nostra comunità con chat individuali e di gruppo, Telegram ci permette di iscriversi a “Canali” tematici.
Cosa sono i canali e come funzionano
I canali sono delle chat a canale unico, dove l’amministratore invia agli iscritti messaggi, immagini, link e molto altro. Tutto questo senza dover necessariamente condividere il proprio numero di telefono. Esistono canali per qualsiasi argomento, ma sopratutto, ed è quello che interessa a noi, si possono aprire canali anche per le attività, commerciali o hobbistiche.
Sfruttare Telegram per l’artigianato e per il nostro lavoro è dunque non solo molto semplice ed intuitivo, ma anche molto efficace.
Come aprire un canale
Una volta scaricato Telegram da Play Store per Android, o App Store per Iphone, e creato il nostro profilo personale (con il nostro nome o con quello della nostra attività, come preferite) siamo pronti per aprire un canale.
Nell’interfaccia principale troverai l’icona di una matita e cliccandola ti proporrà 4 opzioni: Nuova chat, Nuovo gruppo, Nuovo canale, Nuova chat segreta.
Scegli “Nuovo canale”, inserisci nome e descrizione, et voilà, il canale è pronto per accogliere gli iscritti.
Cosa pubblicare in un canale Telegram
Beh, se vuoi approfittare di questa opzione di Telegram per l’artigianato, puoi usare i canali per pubblicare foto dei tuoi nuovi prodotti, invitare gli iscritti a eventi, fiere e mercatini; e se hai un blog (ne abbiamo parlato in questo post) per inviare i link agli ultimi post.
Ma non solo, Telegram è anche una chat e puoi sfruttare il tuo canale come se fosse un luogo speciale dove raccontare qualcosa di te, fare due chiacchiere con chi ti legge e magari svelare qualche “dietro le quinte” del tuo lavoro.
La cosa bella di utilizzare Telegram per l’artigianato on line è quella di arrivare direttamente sul cellulare degli iscritti come se fosse una chat privata tra di noi, in modo immediato e rapido.
Come fanno le persone a iscriversi?
Possono iscriversi ai canali i contatti che hai in rubrica e che coloro che hanno il tuo numero di telefono, ma anche persone esterne che non lo hanno e non lo avranno mai se non sarai tu a comunicarlo.
Ovviamente, per poter far parte del tuo canale è necessario che chi lo desidera abbia scaricato Telegram.
Sta quindi a te pubblicizzare il tuo Canale, attraverso il passaparola, la newsletter, i social network.
Ti avviso, non aspettarti numeri da capogiro.
Per avere un termine di paragone, sappi che il canale di Marta Pellizzi, la maggiore esperta italiana di Telegram, che ti consiglio vivamente di seguire, conta circa 2400 iscritti, meno dei miei follower su Instagram, io che non sono certo una celebrity del web.
E dunque, funziona Telegram per l’artigianato?
Esattamente come per Facebook, Instagram, Pinterest o altro, non è necessario essere ovunque e comunque. Conosci i mezzi a tua disposizione, prova e decidi poi quale ti sembra più adatto a te e alla tua attività al tuo carattere.
Se vuoi la mia opinione ed esperienza personale posso dirti che sì, funziona.
Io ho un piccolo canale Telegram, pochi iscritti, ma con i quali intrattengo un rapporto personale di chiacchiere e chat che va oltre il canale stesso e diventa personale.
Inoltre, la presenza su Telegram può permetterti di offrire assistenza ai tuoi clienti in modo veloce e tecnologico, senza necessariamente divulgare il tuo numero di cellulare, se non vuoi farlo.
Oltre a Telegram per l’artigianato si può usare anche Whatsapp e alcune delle sue funzioni.
Vendite dirette, chiamate, messaggi vari con la clientela.
In più, molte artigiane sfruttano la possibilità di cambiare e aggiornare la propria foto di stato per pubblicare immagini di lavori nuovi, stimolando la curiosità dei contatti che a quel punto potranno scriverci o telefonarci per prenotare quello o altri oggetti.
C’è anche chi crea gruppi per i clienti, per aggiornare su sconti ed eventi, e chi manda messaggi privati con promo e immagini (anche se io personalmente trovo quest’ultimo un modo un po’ invadente di comunicare…).
In conclusione…
Insomma, i programmi di messaggistica ci offrono tante opportunità per rimanere in contatto diretto con i nostri clienti o potenziali tali. Sta a te, come dicevo poche righe fa, decidere cosa si addice di più al tuo modo di sentire e di lavorare.
Tu li usi, li sfrutti oppure non hai ancora mai provato a utilizzare Whatsapp e Telegram per l’artigianato e per i tuoi lavori?
Francesca
Forse è più utile per chi si occupa di artigianato o vende un prodotto.. Io sto diventando abbastanza allergica anche a WhatsApp, è un periodo di intolleranza “tecnologica”!
MaMaglia
Io seguo il canale di Marta Pellizzi che ha pubblicato anche un libro sull’utilità di Telegram nel business. Io non posso dire di farci grossi affari, i numeri sono minuscoli e l’accesso all’app è di pochissime persone. Però come piccolo canale intimo funziona, una specie di “dietro le quinte” del lavoro artigianale!