IL MINIATURISTA di Jessie Burton
L’ispirazione da una storia vera, un titolo su cui avrò un po’ da discutere e una giostra macabra di amori e misteri: vi presento Il miniaturista di Jessie Burton.
L’autrice
Jessie Burton è un’autrice inglese, nata nel 1982, con una formazione e un passato da attrice. Prima di dedicarsi alla scrittura, sua passione dall’infanzia, Burton ha infatti studiato al Central School of Speech and Drama di Londra, un prestigioso istituto di arte drammatica, e recitato in numerose opere teatrali.
Il Miniaturista è il suo romanzo d’esordio su cui ha lavorato per più di quattro anni. È stato pubblicato nel 2014 in Inghilterra e l’anno successivo in Italia, e si è trattato di un successo letterario impressionante, un best seller internazionale da oltre 300.000 copie.
Il titolo
Ecco, qui devo assolutamente dire la mia. E anche in questo caso ho qualcosa da obiettare alla traduzione del titolo originale, che come ho avuto modo di spiegare in altri post, spesso è un po’ troppo “libera”.
Eppure in inglese il libro è “The miniaturist”, cosa c’è che non quadra?
Beh, senza timore di fare inutili spoiler, posso dire tranquillamente che il personaggio del titolo non è IL miniaturista ma LA miniaturista.
Lo scopriamo quasi subito, non è uno dei tanti misteri che aleggia tra le pagine di questo romanzo, non è un argomento centrale della storia e non sono riuscita a spiegarmi il perché di questa traduzione al maschile.
Anzi, a dire la verità mi ha un po’ innervosita perché l’ho avvertito un come un voler cancellare la presenza femminile della miniaturista, in quanto donna, che in una Amsterdam della fine del 1600, è invece importante e significativa.
Di cosa parla Il Miniaturista
Tra l’altro, le donne sono il motore pulsante di questo romanzo.
Donne realmente esistite, come Petronella Oortman, che con la sua casa in miniatura conservata al Rijksmuseum di Amsterdam ha ispirato l’autrice a romanzarne la vita, riempiendola di donne straordinarie.
Ed ecco che, come le ante dello stipetto, il portone della casa sul canale Herengracht di Amsterdam si apre a noi che leggiamo, e accompagniamo la diciottenne Petronella a incontrare il suo sposo, il ricco mercante Johannes Brandt, nell’ottobre del 1686.
Nulla però è come Nella aveva sognato, o almeno, pensato di prevedere. Johannes è sfuggente e ambiguo, la casa si regge sulle spalle di sua sorella Marin, e della domestica Cornelia, mentre rumori e presenze popolano le grandi stanze.
Anche il regalo di matrimonio da parte di Johannes è qualcosa che non si sarebbe mai aspettata: una casa di bambola, la copia perfetta di quella in cui vivono, da riempire con miniature a suo piacimento.
Serve dunque chi possa realizzare questi piccoli, incantevoli, giocattoli per adulti, e Nella si rivolge appunto alla miniaturista del titolo, che sembra conoscere lei e la sua famiglia molto più di quanto possibile…
Le mie impressioni
Più che per i misteri, è stata l’atmosfera di questo romanzo ad affascinarmi. Si è dentro un quadro fiammingo, e viviamo l’Olanda del XVII secolo, così piena di contrasti. Così moderna e così rigida. Con i mercanti che girano il mondo ma non nascondono razzismo e omofobia. Con le donne che hanno una parvenza di libertà, ma solo fino a un certo punto. Ed è solo con l’unione delle proprie forze e dei propri dolori che riescono a sopravvivere in una città cupa e crudele.
Io l’ho trovato un romanzo con una grande forza femminista, se mi passate questo termine. Una scrittura che parla di diversità, di amore e di amicizia attraverso le mille forme che possono assumere. Proprio per questo ho avvertito come assolutamente stridente quel titolo “al maschile”.
Il libro e l’artigianato
Sembra che nel 1600 e 1700 nei Paesi Bassi quella delle case in miniatura nascoste dentro preziosi stipetti fosse una vera e propria moda. Un’altra di queste meraviglie, appartenuta ad un’altra Petronella, è conservata al Centraal Museum di Utrecht.
Si tratta di vere e proprie opere di arte applicata. Miniature perfette, realizzate con materiali pregiati da artigiani abilissimi e dalle parcelle importanti. Arredare una casa a stipetto poteva arrivare a costare più di un’abitazione reale.
La miniaturista del nostro romanzo è un’artista a tutti gli effetti. Non solo crea piccole opere più vere del vero, ma riesce a prevedere quello che succederà nelle vite delle sue committenti. Arte, artigianato o magia?
Una creazione legata a questo libro
Io non sono decisamente una miniaturista, anzi… con le cose troppo piccole faccio sempre qualche danno. Ma le adoro, e amo osservare i mille dettagli di una fedele riproduzione in miniatura.
Ho scelto di abbinare a questo libro una pallina di Natale realizzata dalle mani d’oro di mia suocera Emanuela, che a differenza mia è invece bravissima con le cose “minuscole” e creative, e durante l’anno si diverte a realizzare deliziose decorazioni natalizie che poi riempiono le nostre case in questo periodo.
Dove acquistare Il Miniaturista
Il Miniaturista è stato pubblicato da Bompiani nella traduzione di Elena Malanga, nell’edizione in brossura che ho io conta 464 pagine. Si trova in libreria spesso in offerta, tra i best seller, ma per i fan dell’acquisto on line si trova su Amazon, LaFeltrinelli, IBS e anche di seconda mano su IlLibraccio.
Martina
Adoro i libri con questa atmosfera un po’ dark, mi ispira molto. Mi hai fatto venire voglia di leggerlo.
MaMaglia
Fammi sapere poi se ti è piaciuto!
Francesca Pola
Anche io non vado molto d’accordo con gli oggetti piccoli, però le miniature sono bellissime! Il romanzo sembra promettente, peccato davvero per la traduzione, che fastidio!
MaMaglia
Questa storia del titolo al maschile mi ha proprio fatta arrabbiare, che motivo c’era! 😡
Gabriella – Sas bellas Mariposas
Ancora? Di nuovo? Questa storia del maschile sta diventando oltraggiosa. Sai che è un argomento a cui sono sensibile (come te), assurdo che si continui ad usare questi stratagemmi.
Detto questo, adoro le case di bambola e tutto ciò che riguarda le case in genere! Mi hai dato un ottimo suggerimento di lettua.
MaMaglia
Sì è uno stratagemma, e lo trovo davvero penoso! Per il resto, il libro è particolare ma sicuramente te lo consiglio.