ARTIGIANATO ETICO
Cosa intendo per artigianato etico? Un artigianato che tenga in considerazione le persone, la clientela e l’ambiente, che rispetti i prodotti che realizza; che abbia cura, attenzione e onestà.
In questo post ti parlo di quello che devi valutare quando acquisti articoli artigianali, e cosa devi assolutamente fare se vuoi venderli.
Un anno di responsabilità
Te ne avevo parlato nel primo post del 2021: questo sarà un anno di responsabilità. E per prendermele in prima persona, mettendoci le parole, la faccia e il cuore, ecco che entro nei dettagli di quello che intendo per artigianato etico.
Oggi è veramente facile parlare di artigianato, definirsi artigiane, artigiani. In un certo senso è una parola che riempie la bocca e lo fa in un bel modo. Le persone sono alla ricerca sempre più dell’essenzialità; noto, con piacere, un lento ma progressivo distacco da quella voglia forsennata di shopping compulsivo e a basso costo che la faceva da padrona fino a poco tempo fa.
Se è artigianale, se è sostenibile, la maggior parte della gente compra più volentieri. Questo è un dato di fatto. Ma come si fa a distinguere il vero fatto a mano, e come si fa a far capire che quello che realizziamo è davvero, indiscutibilmente, artigianato?
Una serie di post che parlano di etica
Per rispondere a queste domande, e anche a molte altre, ho pensato di scrivere una serie di post all’interno della mia rubrica dedicata proprio all’artigianato. Parlerò di prezzi, di materiali, di onestà e sincerità sia dal vivo che sui social network. Spero che li troverai interessanti, e che potranno aiutarti sia quando acquisti che quando vendi, o provi a vendere, i tuoi prodotti.
Per te che acquisti artigianato…
In alcuni casi, capire che un oggetto non è artigianale è semplice. Se è made in China, se è pieno di plastica puzzolente, se ne vedi altri 10 identici… beh, ci può anche essere sopra un bel cartello “handmade”, ma non credo proprio che lo sia.
Altre volte, è molto meno facile. E purtroppo o per fortuna, per capire con chi e con cosa hai a che fare, non c’è molto altro da fare se non documentarsi un po’, prendere qualche informazione. Essere, insomma, un consumatore consapevole e responsabile.
Ti faccio un esempio. Probabilmente conosci Etsy, il marketplace degli artigiani. Ci sono anche io, con il mio negozio, insieme a migliaia di altri venditori. Avresti tutto il diritto di pensare che se acquisti su Etsy certamente avrai un prodotto artigianale, insomma, è il paradiso dei crafter! Purtroppo non è sempre così, e anche su Etsy sono presenti tanti negozi che propongono prodotti industriali. Per riconoscerli, su Etsy come altrove, devi fare caso da alcuni aspetti e porti qualche domanda.
- Il prezzo è troppo basso rispetto al materiale che viene dichiarato? [Cioè, la descrizione parla di un anello di argento fatto a mano e il prezzo è 10 Euro? Strano, non ti sembra?]
- Non è chiaro dove è realizzato e chi lo ha fatto?
- Non c’è un link a un social network o a un sito dove l’artigiano si presenta e si racconta?
- Ci sono decine di unità disponibili di quello che, in teoria, dovrebbe essere un pezzo unico?
Insomma, se non ti è chiaro come, chi, quanto e perché, forse è meglio se aspetti un attimo in più prima di comprare, se vuoi fare una scelta consapevole (e te lo assicuro, ci si sente sempre migliori quando si compra qualcosa che ci serve e che è fatta con amore).
…e per te che vuoi venderlo
E noi che siamo dall’altra parte, quando tocca a noi vendere, come dobbiamo fare per far capire che stiamo parlando di artigianato etico, di un prodotto che abbiamo fatto davvero a mano?
Senza dubbio, il secondo passo da fare è quello di rispondere con il lavoro e con le parole alle domande che ho appena citato, e farlo in modo onesto e sincero. Non svalutare mai quello che abbiamo fatto, né nel prezzo né nella descrizione. Presentarci con chiarezza e semplicità (questo non significa spammare le nostre foto ovunque, ma far capire chi siamo e perché stiamo facendo proprio quello). Parlare dei nostri metodi di produzione, raccontare dove siamo, che materiali utilizziamo, che cosa ci ispira.
L’artigianato è bello perché è umano; mostriamoci, dunque, in tutta la nostra imperfetta e appassionata normalità.
Ho detto che questo è il secondo passo… ma perché, qual è il primo?
Beh, è ovvio. Realizzare dei veri prodotti artigianali. Troppo, troppo spesso vedo bancarelle o negozi on line di persone che assemblano oggetti già pronti e li chiamano “fatti a mano” senza averci messo neanche un briciolo di creatività, di sé. Senza neanche averli modificati un po’. Magari sono anche oggetti belli, ma non sono artigianato.
Se prendo delle perline già fatte e le infilo in un filo di plastica, non è artigianato.
Se copio il prodotto di un altro, è un plagio.
Se spaccio per fatto a mano un portachiavi di legno comprato su Wish è disonestà.
Insomma, noi dobbiamo metterci le mani e la faccia in tutti i sensi, e approfondiremo questo aspetto nei prossimi post.
Ma intanto, mi dici cosa ne pensi? Fai queste riflessioni quando compri un prodotto? E quando lo vendi?
MaMaglia
Non posso che condividere in pieno quello che dici. Nel mio piccolo cerco di sensibilizzare sia chi acquista che chi vende…