CONSERVARE GLI ACCESSORI NEI CASSETTI AL CAMBIO DI STAGIONE
Aprile, è arrivato il momento di preparare la mente e soprattutto i cassetti al cambio di stagione. Ma come conservare al meglio gli accessori invernali?
Quando arriva il momento del cambio di stagione
Nostro malgrado, due volte l’anno arriva il cambio di stagione degli armadi. Personalmente, detesto talmente farlo che rimando almeno per un mese, ma poi a un certo punto diventa inevitabile… e bisogna agire.
Aprile, almeno qui in Toscana, è iniziato con un freddo dicembrino, e quindi ho procrastinato con cognizione di causa ma ahimè, ci siamo. Devo mettere via cappelli, sciarpe, maglioni e giacconi pesanti per lasciare spazio a camicette leggere, maglie e abiti.
Ma… come conservare tutti gli accessori in lana, cashmere e i materiali caldi dell’inverno?
Come conservare al meglio gli accessori invernali
La prima cosa da fare è riporli con ordine, perché quando, a ottobre, dovremo tirarli fuori di nuovo, sarà importante ritrovarli puliti e profumati.
Quindi laviamo tutto, portiamo in lavanderia quello che ne ha bisogno, stiriamo con cura i capi che lo necessitano. Tra 6 mesi troverai perfetti i tuoi cassetti al cambio di stagione, e ti ringrazierai.
Come gestire i cassetti al cambio di stagione
Qualche consiglio semplice semplice da seguire.
Per prima cosa, dopo aver pulito e stirato, ordina i tuoi capi per funzione. Separa cappelli, sciarpe, guanti e maglioni. Se hai degli accessori che usi solo in montagna, per esempio, può essere utile dedicare un contenitore, o una parte di cassetto, a loro. Se vuoi, puoi anche dividere i pezzi eleganti da quelli sportivi, quelli da lavoro e quelli da tempo libero, a seconda di come sai che poi li utilizzerai.
Poi è importante agire per evitare che le tarme si sfamino dei nostri accessori preferiti e ce li restituiscano più simili a una fetta di groviera che a un maglione di merinos.
Antitarme, naftalina o qualcosa di più naturale?
Uno dei ricordi più netti della mia infanzia, e non credo solo della mia, è l’odore di naftalina negli armadi della nonna. Quelle palline bianche che metteva nei cassetti al cambio di stagione e che non potevo toccare. Era davvero forte e non mi piaceva affatto, senza contare che poi i cappotti dovevano essere tenuti un bel po’ fuori a prendere aria, prima di poter essere di nuovo indossati, pena il portarsi dietro quel “profumo” caratteristico.
Nel tempo l’abitudine si è persa, per fortuna, anche se resiste chi continua ad usare la naftalina. Ma va detto che è un materiale pericoloso, che decisamente è meglio non utilizzare.
Esistono, per i fan degli antitarme, versioni più naturali e con un profumo più delicato, che soprattutto non sono a rischio di essere ingerite dai bambini o dagli animali domestici.
Il buon vecchio sapone di Marsiglia
C’è un’altra usanza delle nonne, che invece, è ancora decisamente utile e attuale, ed è quella di mettere del sapone nei cassetti, per profumarli e per tenere lontani i piccoli infestanti.
Io lo faccio sempre. Scelgo del sapone di Masiglia, profumatissimo, alla lavanda o all’olio di oliva, e ne faccio dei pezzetti che lascio in piccole bustine o direttamente tra la biancheria.
Questa è una piccola abitudine che ho voluto riportare in vita, regalando a chiunque acquista un accessorio in lana o cotone, un po’ di quel sapone francese (è davvero francese!) che uso anche io, per aiutare a conservarlo meglio e perché aprire un pacco di MaMaglia sia sempre un piacere per gli occhi ma anche per il naso.
Per chi sceglie un ecogioiello, invece, c’è un appuntamento profumato con una bella tazza di tè da bere insieme.
Tu utilizzi il sapone per proteggere i tuoi accessori e i tuoi cassetti al cambio di stagione? E come ti organizzi?