Amore zucchero e cannella

Amore zucchero e cannella

Amore zucchero e cannella di Amy Bratley è ormai diventato un classico tra i libri che oltre a temi classici come amore e amicizia, parlano anche di artigianato. È proprio pensando a questo che ho deciso di parlarne nella mia nuova rubrica, ed ecco la mia “recensione artigianale”!

Il titolo

Amore zucchero e cannella, appunto. Il titolo può sembrare un po’ fuorviante, perché fa inevitabilmente pensare alla cucina e alla ricetta di qualche dolce della nonna.
La nonna c’è, in questo romanzo, e ci sono anche delle ricette, ma in realtà il titolo originale è ben più calzante The Girl’s Guide to Homemaking, letteralmente “La guida della ragazza ai lavori di casa”, una specie di diario della brava casalinga.
In effetti, Juliet, la protagonista di questo libro, trova conforto e lo spunto per rinascere proprio nelle vecchie guide della nonna, libri che solo apparentemente sembrano fuori moda.

Amore zucchero e cannella
Con questo consiglio sono piuttosto d’accordo…

L’autrice

Amy Bratley, è una giornalista free lance inglese, e Amore zucchero e cannella, nel 2011, è stato il suo primo libro. Un clamoroso successo, best seller sia nel suo paese che all’estero, come in Italia dove nel 2012 ha vinto il premio Baccante.

Dopo questo esordio clamoroso, Amy Bratley ha pubblicato altri romanzi che continuano a replicare la formula magica di romanticismo e lavoro manuale. In Segreti, bugie e cioccolato, per esempio, si parla di cuochi e artisti dei fornelli.

Di cosa parla

Amore zucchero e cannella inizia con Juliet, una giovane impiegata londinese che, la prima notte nel nuovo appartamento, scopre che il fidanzato Simon la tradisce con la sua migliore amica.
Un bel colpo per questa ragazza romantica che aveva atteso quel momento con ansia, riempiendo la casa di Lovelace Avenue con piante, mobili nuovi e tante speranze.

Juliet si trova quindi improvvisamente nella condizione di dover riorganizzare la sua esistenza senza poter più contare su quei punti fermi che fino a poco prima aveva dati per scontati.
Come spesso accade nei romanzi e qualche volta anche nella vita di tutti i giorni arriva un segnale.
Juliet apre dei vecchi scatoloni e trova dei libri appartenuti alla nonna Violet.

Sono le guide per casalinghe di cui parlavamo poche righe fa. Pubblicazioni risalenti agli anni ’60, quando le ambizioni femminili troppo spesso coincidevano soltanto con quelle di curare la casa, la famiglia ed il marito. Ricette, consigli di pulizia e di economia domestica. Ma anche tanti cartamodelli di Violet, per abiti e grembiuli dallo stile vintage, ma anche molto attuali.

Juliet non è certo una donna che non ha sentito parlare del femminismo, e non ha certo intenzione di chiudersi in cucina sfornare torte e perdonare fidanzati fedifraghi. Ma, osservati con lo spirito di 50 anni dopo, molte di quelle pagine hanno ancora un senso. E soprattutto quei modelli, quegli spunti per tanti grembiuli così originali… Juliet non può fare a meno di mettersi alla macchina da cucire e provare a replicarli. Mettendo in moto mani e fantasia, e provando a dimenticare chi l’ha fatta soffrire.

Sarà proprio grazie a quello che inizialmente sarà solo un hobby, e a qualche inciampo nel percorso emotivo e sentimentale, che Juliet troverà la nuova se stessa. E scoprirà anche dei segreti di famiglia fino ad allora nascosti tra le righe e nel cuore della nonna Violet.

Il libro e l’artigianato

Il lavoro artigianale è un protagonista efficace e potente, in questo romanzo.
Juliet all’inizio “cuce per dimenticare” (sempre più efficace e sano che dedicarsi all’alcool!), poi piano piano vede delle potenzialità in quello che le sue mani riescono a creare, e la passione diventa un lavoro.

Cuce, crea modelli nuovi, sceglie tessuti, vende i suoi prodotti e sente la soddisfazione di fare qualcosa di proprio, di personale, dove lascia volentieri un po’ della sua anima.

Come non rivedermi un po’ nella sua storia? Anche per me l’artigianato e il lavoro a maglia sono diventati un lavoro, e sono stati prima ancora una passione che mi ha riempito le ore ed il cuore nel periodo della disoccupazione.

Le mie impressioni

Amore zucchero e cannella è un libro leggero, una lettura scorrevole e piacevole. La trama presenta qualche passaggio un po’ scontato, ma senza dubbio si termina l’ultima pagina con il sorriso sulle labbra. Pensando a quante possibilità può darci la vita e al fatto che a volte basta guardarsi intorno per trovare nuovi spunti e stimoli.

Juliet è un personaggio immaginario, ma io sono una persona in carne ed ossa, e anche per me c’è stato un “segnale”. Nel mio caso un’amica che mi ha fatto conoscere la tecnica dei telai da maglia. Anche io ho avuto un periodo grigio, non dal punto di vista amoroso ma quello professionale. E anche per me l’artigianato è stato un’ancora di salvezza.

Mi sono riconosciuta molto nel percorso di questa giovane ragazza (beh io non sono giovane come lei e non vivo nella vivace Londra, ma anche in Toscana non possiamo lamentarci, no?). Uno dei miei passaggi preferiti del romanzo è quello in cui Juliet partecipa al suo primo mercatino.
Ricordo anche io l’emozione della prima vendita, della prima volta in cui qualcuno sceglie una tua creazione, la prova, la porta a casa e prende nuova vita via dalle tue mani. Anche io ero incredula e felice, una soddisfazione che c’è ancora, quando acquistate un accessorio di MaMaglia.

Amore zucchero e cannella
Il primo mercatino di Juliet

Da parte mia, quindi, decisamente consiglio questo romanzo. Si legge in un week end e lascia in bocca un buon sapore. Quello delle torte della nonna, di zucchero e cannella.

Una creazione legata a questo libro

Come ho fatto per il primo libro recensito per questa nuova rubrica, ho abbinato ad Amore zucchero e cannella uno dei miei lavori. In questo caso è lo scaldacollo Lucia, che porta il nome di mia mamma (che decisamente non si può definire il modello della brava casalinga…). In questa versione è in un colore caldo e di un filato morbido e dalla particolare grana. Mi ricorda il calore della cucina, le sfumature della cannella e con la lavorazione ed il punto a doppia grana di riso è ben evidente il lavoro delle mani che lo hanno creato.

Amore zucchero e cannella
Scaldacollo Lucia

Dove acquistarlo

Amore zucchero e cannella è pubblicato da Newton Compton, conta 347 pagine e potete trovarlo in vendita ancora in molte librerie fisiche e su IBS, Amazon, e sul sito dell’editore.

E voi lo avete letto? Vi siete perse tra grembiuli e torte e vi è venuta voglia di tuffarvi in queste pagine profumate e colorate?

Leggi anche la mia recensione de Il sogno della macchina da cucire di Bianca Pitzorno.

2 commenti

  1. Francesca

    L’ho letto qualche anno fa e concordo con te:una lettura gradevole e non troppo impegnativa, ma anche io a distanza di tempo mi sono rispecchiata nella storia di Juliet, pur essendomi buttata nella scrittura e non nell’artigianato perché non ho manualità e pazienza per lavori di quel genere… Poi ricordo che la protagonista era anche una buona forchetta, cosa che me l’aveva resa piuttosto simpatica!

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    1. MaMaglia

      Anche io mi sono rivista molto nella sua golosità, evidentemente va a braccetto con la creatività, che sia manuale o della scrittura!

      Rispondi

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