Artigianato a Firenze: una passeggiata tra arti e mestieri
L’artigianato a Firenze ha sempre avuto un valore particolare: quello dell’arte, del lavoro, dei tanti mestieri che i fiorentini hanno saputo inventarsi e perfezionare. Con un tour nel centro storico possiamo avere un piccolo scorcio di questa storia d’amore meravigliosa e non ancora finita.
La mi’ Firenze
Beh insomma, che io sono cresciuta e vivo a Prato lo sanno tutti, ne ho diffusamente parlato in più post. Amo la mia città e penso che meriti molta più considerazione di quella che i pratesi stessi le danno. Ma Firenze, la sorella straordinaria che sorge a pochissimi chilometri, è del resto inarrivabile sotto molti punti di vista. E io a Firenze ci sono nata, ho vissuto i miei primi anni di vita, lì vive praticamente tutta la mia famiglia di origine (nonna, zii, cugini) e c’è anche il negozio del mio babbo (leggi il post dove ti parlo della mia “famiglia di commercianti“).
Insomma, Firenze la sento mia quasi quanto Prato, e del resto sono del parere che per molti versi siamo, di fatto, la stessa città.
Il valore delle produzioni artigianali, dei mastri che insegnano a lavorare ai garzoni di bottega, il Lavoro con la L maiuscola ha il medesimo valore, a Prato come a Firenze.
Nella città del Giglio, però, ci si può divertire a scoprire tutto questo anche senza addentrarsi tra fabbriche e aziende, semplicemente passeggiando per le vie di uno dei centri storici più belli del mondo.
Il valore dell’artigianato a Firenze
La Toscana è da sempre stata terra di grandi mercanti (posso citare uno dei più importanti, pratese fra l’altro? Lo cito: Francesco Datini), ma i mercanti, oggi come in passato, per fare affari devono avere prodotti eccezionali da vendere ed esportare.
Beh, a Firenze c’erano, e ci sono sempre stati.
Le lane più belle del mondo; la carta fiorentina; le incisioni, gli argenti, le pelli conciate e lavorate ad opera d’arte, il “Commesso fiorentino” che sarebbe il tipico, straordinario, mosaico decorativo. Questo e molto altro ancora.
Tale era l’importanza che in città si dava al lavoro artigianale e manuale che uno dei monumenti più noti, il Campanile di Giotto, riporta nei bassorilievi decorativi alcune di queste arti, come la metallurgia, la scultura, la pittura e anche la tessitura (di Andrea Pisano).
L’artigianato a Firenze nelle sue vie
Ma di passeggiata per il centro parlavamo, giusto? E allora addentriamoci tra le vie suggestive, un dedalo infinito di palazzi, opere d’arte, sorprese di ogni tipo. Sorprese che riguardano anche i nomi delle strade, dedicate a ciò che, appunto, ha fatto grande la città, e che non sono soltanto le grandi famiglie che l’hanno abitata e arricchita.
La via degli Arazzieri, quella degli Speziali, la via dell’Arte della Lana e quella dei Saponai.
Via dei Tessitori e via dei Cimatori (la cimatura è una tecnica di lavorazione dei tessuti di lana, fatta per renderli più uniformi). Per non parlare di una delle strade più note e più frequentate da turisti e cittadini: via dei Calzaiuoli, quella che va da Piazza Duomo a Piazza della Signoria, e che se siete venuti almeno una volta a Firenze avrete sicuramente percorso.
L’artigianato a Firenze oggi
Anche la storia contemporanea di Firenze è ricchissima di artigiani che sono diventati maestri e hanno dato vita ad alcune delle case di moda più celebri del mondo, basti pensare a Ferragamo, Emilio Pucci e Gucci.
Non soltanto grandi stilisti però, Firenze è piena di tante piccole botteghe artigianali e laboratori che portano avanti quella tradizione così radicata.
Penso all’Opificio delle Pietre Dure, una delle più grandi istituzioni nel campo del restauro delle arti applicate. Ma anche a piccole realtà autonome che organizzano corsi, workshop e iniziative mirate e promuovere la cultura dell’artigianato a Firenze e non solo.
Cito L’Istituto dei Bardi, L’Atelier degli Artigianelli, La Scuola del Cuoio, ma anche LoFoIo, dove io stessa organizzo corsi di maglia a telaio.
Quando verrete a Firenze prendetevi un pomeriggio fuori dal circuito museale e divertitevi a passeggiare senza una meta precisa e scoprirete tantissimi piccoli negozi che propongono piccoli capolavori, e ce n’è per tutti prezzi.
Dagli orafi di Ponte Vecchio con le loro elaborate e preziose creazioni, ai profumi che sanno di storia de L’Officina profumo Santa Maria Novella.
L’artigianato a Firenze in Oltrarno
Ma lo sai qual è il quartiere più cool per scoprire artigiani bravissimi, che uniscono tradizioni antiche e gusto moderno? L’Oltrarno, e lo ha detto anche la guida Lonely Planet.
Passati i ponti sull’Arno si cambia un po’ registro, e anche il centro storico, in San Frediano e Santo Spirito, diventa più genuino, più vero, più fiorentino.
Ci lasciamo alle spalle i negozi delle grandi firme, i franchising che ormai sono ovunque nel mondo e troviamo invece negozi dei “piccoli rivoluzionari” che continuano a credere che con l’artigianato si possa vivere dignitosamente.
E chi ci trovi, anche, in Oltrarno? Ma Mastro Luciaio, ovviamente, che espone le sue lampade Lucignole in una minuscola bottega condivisa che si chiama Campucc10, in via del Campuccio 10, proprio vicino a Palazzo Pitti.
A Firenze, insomma, l’artigianato non è mai passato di moda, e da fiorentina di nascita ti posso assicurare che questo misto tra arte, fatica, fantasia, lavoro delle mani e del cuore, è la parte più bella di questa meravigliosa città.
Ma raccontami un po’, Firenze è mai stata la meta di uno dei tuoi viaggi?
Bianca
Firenze sempre bellissima e ancora di più osservata in questa ottica meno turistica. La prossima volta farò caso ai nomi delle vie!
MaMaglia
Grazie, sono contenta di averti fatto osservare la città da un altro punto di vista!
Francesca
Alcune mie amiche l’anno scorso sono state a Firenze e mi hanno portato una borsetta in pelle meravigliosa e artigianale, ovviamente..reperire oggetti del genere è un motivo in più per visitare questa città ❤️
MaMaglia
Ci credo, la pelletteria è uno dei fiori all’occhiello di Firenze… e un altro sono io! Devi venire a conoscermi!