Caro Babbo Natale

CARO BABBO NATALE

Caro Babbo Natale, anche alla soglia dei 40 anni continuo a scriverti e a raccontarti i miei desideri. Perché in te ci credo, e credo nella magia dei sogni.

Caro Babbo Natale

Ti scrivo anche questa volta

Eh sì, caro Babbo Natale. Tra una settimana esatta compio 40 anni e non mi sembra neanche possibile. Ma se solo l’altro ieri andavo al liceo e i quarantenni mi sembravano così grandi, di un’età lontana, persa un mondo indefinito e poco interessante tra noi giovani e gli anziani dai capelli bianchi.

Invece sono qui, a scriverti anche quest’anno, perché anche se sono cresciuta e sono diventata “grande” non ho smesso di credere nel potere della fantasia, e tu beh… diciamo che ne sei il massimo rappresentante.
Lo sai, credevo che a questa età avrei avuto molte più certezze, che avrei sciolto un sacco di nodi, e invece ho più dubbi di quando avevo 20 anni, anche se non sono gli stessi E in questo 2020, in particolare, altro che dubbi. Un anno in cui tutti quanti abbiamo imparato qualcosa su noi stessi, e abbiamo capito più che mai che basta un soffio, un respiro, e il mondo che conosciamo cambia per sempre.

Caro Babbo Natale

Ma caro Babbo Natale, che anno ci hai fatto passare?

Sì perché dai, caro Babbo Natale, carissimo amico di quelle notti di piene di trepida attesa dei tuoi regali… questa volta non ci hai portato in dono un grande anno, diciamoci la verità. Io direi di buttare questo 2020 dietro le spalle, come un pacco non gradito, e senza dimenticare quello che è successo, e con responsabilità, affrontare il nuovo anno, che ne dici?

E dunque, caro Babbo Natale…

Portaci tanta salute Babbo Natale, scorte infinite di vaccini e cure, e l’organizzazione per gestirli bene. E questo sarebbe già tanto.

E per me cosa ti chiedo? Non mi servono grandi cose, lo sai. Sono goffa, non sono tipo da scarpe o borse raffinate. Sono troppo golosa per un abito stretto e troppo poco raffinata per un gioiello importante.

Ti chiedo di portare nel mondo l’attenzione a quelle cause che mi stanno a cuore da sempre. L’ambiente, il territorio e la sua tutela; la condizione dei più deboli, delle donne, degli anziani; il ritorno a quei valori di semplicità che da sempre mi appartengono.

Caro Babbo Natale

Parliamo di cose più futili? Dammi l’energia e la costanza per andare a correre al mattino presto. Non ce l’ho mai avute, ma non si sa mai che questo sia l’anno della svolta. Tanto lavoro, un sacco di libri, montagne di gomitoli morbidi, pizze farcite che non facciano ingrassare, candele profumate, penne e pennarelli di tutti i colori. Tanti abbracci, che mi sono così mancati. Cene con gli amici, grigliate sotto le stelle, caffè al bar con le ragazze (anche se io bevo solo tè), viaggi, raduni in auto d’epoca, una sera a teatro, un concerto dal vivo, sorrisi e gesti di gentilezza.

Che dici, ce la facciamo? E ancora di più ti chiedo, riesci ad esaudire anche e soprattutto le richieste di chi, qui sotto, mi racconterà cosa vuole chiederti quest’anno?

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