GUIDA ALLE COLLANE: MISURE E OCCASIONI
Una guida alle collane? Sì, perché ognuna ha un suo nome specifico, una forma, un’occasione d’uso. E in questo post le conosciamo insieme.
Non basta dire “collana”
Fino a che non sono entrata nel mondo della gioielleria, sebbene i miei accessori siano tutti tessili, non avevo idea delle differenze tra le collane. Per me c’era quella lunga, quella corta, quella con il ciondolo… finiva lì.
Ho invece scoperto che esistono nomi specifici per ogni lunghezza e misura, per ogni forma e particolarità, e addirittura per le occasioni d’uso in cui il galateo ci suggerisce di indossarle.
Guida alle collane: ogni misura un nome
La mia piccola guida alle collane si avvale del prezioso aiuto delle immagini di Enérie, che ha un archivio infinito e utilissimo di vocabolari della moda.
Collar è quello che potremo tradurre con l’italiano “collarino”. Aderente al collo, lungo circa 35 cm.
Chocker è il girocollo propriamente detto. Ha una lunghezza intorno ai 40 cm, ed è una delle tipologie più utilizzate, anche perché nel corso dei decenni si è modificato nello stile attraverso mode ed esigenze, restando fedele alla sua misura vicina al collo ma non aderente (e quindi anche più facile da portare).
Princess è una collana lunga circa 45 cm. Se parliamo dei giri di perle, questa è la misura più diffusa.
Matinée è lunga circa 50/60 cm e si ferma più o meno sopra il seno. Come suggerisce il nome, è una collana tradizionalmente “da giorno”, e personalmente una delle mie preferite perché valorizza un po’ tutte le forme del collo e della scollatura.
Opera ha una lunghezza di circa 75 cm e rispetto alla matinée la sua occasione di indosso sarebbe la sera, magari su un abito di gala, soprattutto se realizzata in materiali preziosi.
Rope letteralmente sarebbe “corda” ed è la più lunga tra le collane: 85 cm e anche oltre. Può essere portata più giri e annodata su se stessa. La preferita da Coco Chanel, è in generale un simbolo della moda anni ’20.
Tipologia e forme
Ma non è finita. La guida alle collane non può essere completa senza vedere anche le forme che, spesso indipendentemente dalla lunghezza, caratterizzano alcuni di questi gioielli e ciò che li compone (ciondoli, perle ecc.).
Pendant è quello che noi tradurremo come pendente. La sua forma è quella più classica della collane con ciondolo.
Solitaire necklace è il più classico dei punti luce, spesso con diamante o pietra preziosa al centro. La versione da indossare al collo dell’anello con solitario.
Locket Pendant è un modello un po’ vintage, la collana con un ciondolo che racchiude un medaglione con una foto o una dedica.
Y necklace detto anche collana a cravatta. Ha la forma di una Y, può avere un ciondolo oppure no.
Graduated necklace è solitamente fatta di perle o piccole sfere la cui misura si riduce gradualmente dal centro verso la chiusura.
Chocker e collar: vedi sopra
Esclavage necklace, o alla schiava, è una collana multifilo, composta da più giri di catene, pietre o tessuto (come quelle che realizzo io).
Guida alle collane di MaMaglia
Anche io, tra i miei ecogioielli, ho ben sei tipi di collane che riprendono fondamentalmente 3/4 modelli di quelli classici, reinterpretati attraverso l’uso del tessuto e dei materiali rigenerati.
Elettra e Scintilla sono due matinée, la prima ha anche una serie di nodi che la rendono simile al modelli esclavage. Arwen è un pendente, fatto di legno e tessuto, con cordino in ecopelle di recupero. Luz e Mini Luz sono due girocollo che si possono regolare nella lunghezza, diventando anche dei collarini, mentre Alba, che ha molti usi sui capelli, come collana è decisamente un collar.
Tu sapevi che le collane possono avere tutte queste definizioni? Ne conosci altre? E qual è la tua preferita?
Gabriella – Sas bellas Mariposas
Una più bella dell’altra! Ma credo che in me stia nascendo un innamoramento per Elettra!
MaMaglia
A lei tu piaci moltissimo, lo so per certo ❤