IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI di Vanessa Diffenbaugh
Ogni fiore un messaggio, ogni fiore un mistero da custodire tra i petali: ecco la mia recensione de Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh. Un romanzo forte e una storia che non fa sconti.
L’autrice
Vanessa Diffenbaugh è una scrittrice statunitense, nata nel 1978, che è saltata alla ribalta del mondo letterario nel 2011, quando il suo Il linguaggio segreto dei fiori è diventato il fenomeno letterario dell’anno.
L’idea per la prima stesura del libro, durata circa sei mesi, le è venuta scovando un dizionario dei fiori in una bancarella dell’usato,
Per scrivere questo intenso romanzo, Diffenbaugh si è ispirata però soprattutto alla sua esperienza diretta come madre adottiva. Nonché alla sua attività di volontaria in associazioni che si occupano del recupero di ragazzi difficili affidati ai servizi sociali. Un’impegno che, dopo il successo del suo libro, è diventato ancora più importante. Ha infatti fondato Camelia Network, una non-profit che si occupa proprio della difficile transizione dall’affidamento alla vita reale di adolescenti.
Il titolo
In lingua originale, questo romanzo si intitola The Language of Flowers, “Il linguaggio dei fiori”. In italiano è stato aggiunto l’aggettivo segreto, che comunque non snatura l’intenzione iniziale dell’autrice.
Il titolo ci parla di fiori, di messaggi segreti, e sembra quasi volerci portare in un mondo fatato, poetico, fatto di immagini e profumi. Ebbene, l’atmosfera che si respira tra le pagine è invece molto più cruda, reale, ben poco idilliaca. Ho apprezzato molto questo contrasto, perché mi aspettavo una storia molto diversa e invece Il linguaggio segreto dei fiori mi ha positivamente stupita.
Di cosa parla Il linguaggio segreto dei fiori
Victoria è la fragile e profonda protagonista di questo romanzo. È una fioraia, che crea composizioni che parlano a chi le riceve. Raccontano la storia della vita, oppure esprimono un desiderio, un rimpianto, un ricordo.
La sua attività si chiama proprio “Messaggi”, e i significati nascosti dei fiori sono il modo di esprimere non solo le volontà degli acquirenti, ma anche il suo unico canale di comunicazione sincera.
Victoria ha infatti una storia, dura, difficile. L’infanzia trascorsa tra genitori affidatari senza cuore e case famiglia senza affetto. L’adolescenza finita troppo presto, quando si è trovata sola a fare i conti con un mondo di cui conosceva solo il lato peggiore.
Diffenbaugh non fa sconti alla sua eroina. Victoria si ama e si odia allo stesso modo, le sue azioni sconvolgono e inteneriscono, fanno schiumare di rabbia o commuovere. Ma è un personaggio reale, che neppure la conclusione del libro di porta a scagionare o amare incondizionatamente.
Compongono questa trama, proprio come un bouquet, tanti personaggi variegati. L’assistente sociale Meredith, che inizi a detestare dalla prima pagina; la dolce Elizabeth che inizia Victoria al linguaggio vittoriano dei fiori; la collega fiorista Renata, Mamma Ruby.
Il libro e l’artigianato
I fiori non sono un prodotto artigianale, ma lo è la loro composizione, il modo in cui le abili mani e il cuore dei fiorai riescono a dar vita ad accordi melodiosi di colori e profumi. Così fa Victoria, regalando ai suoi clienti qualcosa di unico e speciale, dedicato solo a chi le ha parlato.
Addobba feste di matrimonio pensando alla coppia, alle loro passioni e a quell’intreccio speciale che ognuna rappresenta. Crea mazzi per innamorati inconsolabili, bouquet per ragazzine in cerca di sé e piccole coltivazioni per clienti affezionate.
Anche lei si scontra con le difficoltà di ogni artigiano: come scrivere i biglietti da visita a mano o avere voglia di mandare via quel cliente che non capisce e sminuisce il tuo lavoro.
Le mie impressioni
Come Vanessa Diffenbaugh anche io ho trovato il romanzo in una bancarella dell’usato. Mi ha affascinato l’idea dei messaggi ermetici racchiusi nei fiori, e l’ho acquistato aspettandomi una storia d’amore e di profumi. Questa è invece una storia di rabbia, di passione, di dolore… e anche di amore, sì, ma non come lo immaginavo io.
Apprezzo sempre i libri che mi regalano emozioni inattese (leggi anche la mia recensione di Una ragazza da Tiffany e Il sangue dei fiori), e questo lo ha senza dubbio fatto. Mi è piaciuto molto anche trovare, alla fine, un vero e proprio dizionario dei fiori con tanto di significato e interpretazione. Proprio come il “dizionario del miele” che si trova in appendice a La custode del miele e delle api.
Io che amo fotografare i miei prodotti con i fiori, non lo farò più in modo casuale.
Una creazione legata a questo libro
Un creazione e un fiore, questa volta, visto che la scelta della lunaria non è casuale.
Ho abbinato uno dei miei scaldacollo Virginia, che ho sentito affini alla personalità di Victoria: sono semplici, senza fronzoli, ma capaci di regalare un calore inaspettato.
La lunaria annua, invece, simboleggia l’onestà. E io potrò non essere la migliore artigiana, la più brava comunicatrice o la blogger di maggior successo. Ma sono sempre onesta con chi mi segue, mi legge e acquista i miei prodotti.
Dove acquistare Il linguaggio segreto dei fiori
Le bancarelle di libri usati sono, ormai si sa bene, il mio “punto vendita” preferito, e Il linguaggio segreto dei fiori si trova di seconda mano anche da Il libraccio. Altrimenti si trova nuovo da Feltrinelli, Amazon, IBS.
Il romanzo è lungo 359 pagine ed è stato tradotto da Alba Mantovani. L’editore Garzanti ha scelto di pubblicarlo in Italia con copertine diverse, ognuna con un fiore dal significato differente. Il mio ha la gerbera, che significa “allegria”. Guarda un po’.
Tu hai letto questo libro? Ti intendi dei fiori e del loro significato?
Francesca
Letto anni fa e concordo con te.. Dal titolo mi aspettavo qualcosa di più sdolcinato e scontato, invece è una storia dura, con una protagonista alla quale mi sono affezionata molto poco, ma che certo è reale, proprio per il fatto che non è la classica ragazza dolce gentile eccetera. Nel complesso un bel romanzo, interessanti le notizie sui fiori!
MaMaglia
Sì diciamo che ci si aspetta altro quando si inizia a leggerlo, ma certamente se per Victoria è difficile provare simpatia, la storia è molto cruda e reale