La Fondazione Zeffirelli a Firenze
Un museo ricchissimo e affascinante che, nel cuore di Firenze, celebra il genio di un suo cittadino illustre: ecco la Fondazione Zeffirelli.
Franco Zeffirelli
La vita di Franco Zeffirelli, nato a Firenze nel 1923, è stata da subito rocambolesca. Figlio illegittimo di Ottorino Corsi e Alaide Garosi Cipriani fu registrato all’anagrafe con il cognome di fantasia Zeffirelli, che, anche dopo il risconoscimento del padre, avvenuta quando era diciannovenne, conservò come nome d’arte.
Arte che lo ha sempre, da subito, accompagnato, in tutte le sue forme.
Dopo gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, infatti, si dedicò alla scenografia, e il suo esordio risale alla messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti nel secondo dopoguerra. Mentre il primo film da lui diretto è Camping, del 1957, con Nino Manfredi e Paolo Ferrari.
Da lì, una carriera sempre in ascesa, che non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Al cinema capolavori senza tempo come Romeo e Giulietta del 1968, Fratello Sole Sorella Luna del 1972, Jane Eyre del 1996 solo per citarne alcuni. A teatro sono memorabili le messe in scena dei più grandi capolavori dell’opera: Pagliacci, La Bohème, La Traviata, Don Giovanni, Aida… nei più suggestivi teatri del mondo, dall’Arena di Verona al Metropolitan di New York.
Moltissimi i premi e riconoscimenti a lui conferiti: 5 David di Donatello, 1 Nastro d’Argento, 2 Emmy Award e 2 nomination all’Oscar. Nel 2004 la regina Elisabetta II lo nominò Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Morì all’età di 96 anni, il 15 giugno del 2019 a Roma, ed è seppellito del Cimitero delle Porte Sante di Firenze, città al quale restò sempre legatissimo.
Se si possono discutere alcune sue prese di posizione politiche, è assolutamente indiscutibile il suo talento.
La Fondazione Zeffirelli nel complesso di San Firenze
La Fondazione Zeffirelli ha sede dal 2017 nel complesso monumentale di San Firenze, nel pieno centro storico della cttà, a due passi da Piazza della Signoria.
Il complesso, costruito tra i XVII e il XVIII secolo dai Padri Filippini, è uno dei pochi esempi di architettura barocca della città gigliata. Fu prima convento e poi, fino al 2012, sede del Tribunale di Firenze, ed è ancora noto tra i fiorentini come “l’ex tribunale”.
Dal 2017, dopo un restauro voluto dallo stesso Franco Zeffirelli, ospita il Centro Internazionale delle Arti e dello Spettacolo, con la Biblioteca, l’Archivio della Fondazione Zeffirelli e la collezione del Museo, che si trova al primo piano del complesso.
Se vuoi sapere qualcosa in più su questo ricchissimo edificio di Firenze, puoi trovare tante informazioni sul sito web della Fondazione.
Franco Zeffirelli e Maria Callas
La prima sala del Museo è interamente dedicata alla grande diva Maria Callas. Lei e Zeffirelli si conobbero nel 1955 in occasione della messa in scenda dell’opera Il turco in Italia di Rossini, dove lei era la protagonista e lui il direttore artistico.
Fu l’inizio di una grande amicizia, stroncata solo nel 1977 dalla morte della Divina, e di una proficua unione lavorativa, celebrata da Zeffirelli nel film Callas Forever del 2002.
La Sala Maria Callas ospita filmati inediti, fotografie delle opere nata dalla collaborazione con Zeffirelli e il primo, grande costume creato per lei: proprio quello de Il turco in Italia.
Locandine e cimeli vari
Le sale del grande Museo volano una dopo l’altra, seguendo un criterio crologico e dividendosi tra teatro e cinema. Mi hanno molto divertito le locandine, che cambiano stile e forma dagli anni ’50 fino ai primi anni 2000, e la bacheca che custodisce i premi del regista.
Scenari e modellini
Secondo me, però, l’aspetto che più rivela il talento multiforme, e l’immaginazione visionaria di Franco Zeffirelli è quello delle straordinarie scenografie da lui create.
La collezione espone tanti modellini di scena, uno più originale dell’altro, sempre curato in ogni minimo dettaglio. Quello dei Pagliacci è il mio preferito: colorato, onirico… bello quasi quanto i costumi (che arrivano tra pochissime immagini).
Costumi da favola
Io, devo confessarlo, mi sono innamorata dei costumi dei film e delle opere liriche e teatrali. Li ho osservati uno ad uno per studiarne i dettagli, e non ho ancora deciso se preferisco quello di Nedda o quello indossato da Cher in Un tè con Mussolini. Certo che anche il kimono di Cio-Cio-San…
Franco Zeffirelli artista a tutto tondo
Quello che è certo, è che il Museo della Fondazione Zeffirelli ci racconta un talento artistico davvero a tutto tondo.
Franco Zeffirelli disegnava a mano con gli acquerelli e con strumenti tecnici. Realizzava bozzetti che sembrano quadri, curava ogni piccolo particolare delle sue messe in scena, come ben chiaro nel disegno che illustra il personaggio di Anna Magnani nel film La Lupa.
Nulla sfuggiva al suo occhio osservatore ed esteta, nulla veniva mai lasciato al caso.
Visitare la Fondazione Zeffirelli
In seguito al lockdown dovuto all’emergenza Covid-19 il Museo della Fondazione Zeffirelli riaprirà il 1 Settembre 2020.
Le informazioni per pianificare la visita al museo sono tutte reperibili a questo link.
È un museo adatto ai bambini?
Beh, insomma. Sebbene i bambini sotto i 6 anni possano usufruire dell’ingresso gratuito, non mi sentirei di consigliarlo a bambini molto piccoli che potrebbero annoiarsi un po’. I ragazzini sopra gli 8/10 anni, invece, apprezzeranno molto i modellini e i costumi… un po’ come ho fatto io.
Tu hai visto qualcuno dei film di Franco Zeffirelli? Sapevi che esisteva questo grande museo a lui dedicato?
Francesca Pola
Bellissimo! I musei di cinema sono tra i miei preferiti, e di Zeffirelli ho visto diversi film: Romeo e Giulietta, La bisbetica donata, Jane Eyre e credo anche qualche altro. Non sapevo della sua amicizia con la Callas, se ne parla poco forse, e non sapevo nemmeno del cognome fittizio!
MaMaglia
Nemmeno io sapevo del cognome, del resto Zeffirelli è cosi bello ed evocativo… ❤
Gabriella
Non sapevo niente dei modellini! In questo articolo hai aperto un sacco di porticine che non sapevo esistessero! Tra l’altro sono stata spesso a Firenze ma non ho mai saputo di questo posto.
Anni fa, però, sono andata a vedermi l’Aida da lui diretta all’Arena di Verona. Non ti dico altro, pura magia.
MaMaglia
Che fortunata… bellissimo! C’erano anche le immagini di quella rappresentazione: scenografia straordinaria, costumi mozzafiato e Roberto Bolle seminudo che insomma, non ci sta mai male.