La mia estate 2020
Niente spiaggie, viaggi o paesaggi innevati: la mia estate 2020 è stata dedicata ai progetti, che come fari nel mare guidano da sempre la mia vita. E che non mi hanno fatto mancare nulla.
L’estate dopo il lockdown
Questa è stata l’estate più insolita e inaspettata della mia vita.
Come tutti sono stata tre mesi in casa, in quel periodo così preoccupante eppure un po’ rassicurante, allo stesso tempo. (Come l’ho affrontato? Ne ho parlato in questo post).
Quando a giugno mi sono ritrovata ad uscire di nuovo liberamente la sensazione è stata straniante. La primavera non ci aveva aspettati, era passata di corsa, costringendoci a lasciare i cappotti per metterci subito i vestiti di cotone, a pensare all’estate ma ancora con la testa al cenone di Capodanno (l’anno prossimo ci andiamo più cauti con gli auguri, ok?).
Eppure, estate è stata.
Quello che mi è mancato
Certo, non un’estate come quelle della mia infanzia, che del resto sono passate da un po’. Ma nemmeno come quella dell’anno scorso o degli anni precedenti.
Non ho visitato luoghi lontani, passato la villeggiatura sulle spiagge o fatto delle vere e proprie vacanze. Del resto non è l’anno per andare chissà dove, e non avevamo programmato nulla, prima del lockdown. Forse se non ci fosse stata la questione Covid ci saremmo concessi magari un week end in una città europea, giusto per staccare un po’, ma è andata diversamente e non me ne posso lamentare.
Quello che ho fatto
Perche, intanto, ho la fortuna di vivere in una delle più belle regioni del mondo. Mi basta fare una passeggiata, o guidare pochi minuti la macchina per vedere arte, natura o semplicemente passare del tempo in compagnia.
Non mi sono mancate le cene in famiglia (anzi, diciamo pure che ho mangiato anche troppo!), le camminate sull’Appennino pistoiese per tentare di smaltirle, gite culturali in luoghi poco conosciuti di Firenze ma preziosi per la magia e i segreti che racchiudono.
Quello che ho progettato
Soprattutto, non mi sono mancati viaggi e vacanze perché a febbraio ne ho inziato uno bellissimo e importante. Io e Matteo abbiamo acquistato casa, a Pistoia, e finalmente a giugno sono iniziati i lavori di ristrutturazione.
Tra calcinacci, infissi da rifare, colori da scegliere, pavimenti e piastrelle, di certo non ci sono mancate le cose da sbrigare! Ancora non è finita, ma iniziamo a vedere la luce infondo al tunnel.
Quello mi aspetta
Sarà un autunno denso, dunque. Cambierò casa e città, anche se mi sposterò solo di pochissimi chilometri. Ci sarà il lavoro che entrerà nella sua stagione preferita, che poi è anche la mia; nuove abitudini e finalmente anche uno spazio per il laboratorio di MaMaglia (qui ti parlavo di come me la sono cavata fino ad ora). Spero anche di poter riprendere con qualche mercatino, per il momento ti consiglio di tenere d’occhio il mio negozio su Etsy per tutte le novità
Ciò che non è cambiato è il dover scegliere e lavorare la lana e i filati invernali in piena estate. Ci vuole propro tanta passione per non farsi sopraffare dal caldo, ma io mi diverto sempre tanto in questa fase di progettazione, carica di idee e prototipi. Ma della collezione autunnale e dei nuovi propositi ne parlerò in un altro post…
E allora, questa mia estate 2020?
Dunque, questa che si avvia verso la fine è un’estate che non dimenticherò. Perché è stata inconsueta per tutti, ed è stata eccezionale per me.
E per te, che estate è stata?
Francesca Pola
Un’estate strana anche per me, io e mio marito avevamo progettato un viaggetto ad agosto ma vista l’incertezza generale, economica, salutistici e lavorativa, abbiamo poi deciso di stare a Cagliari. Ho fatto un po’di mare qua, cene in famiglia e tanto relax, che non guasta, in attesa di riprendere a scuola (spero) e di tempi migliori!
MaMaglia
Ma sì guarda, con tutti i problemi che ci sono in giro, le ferie mancate o rimandate sono davvero l’ultimo dei pensieri ☺