La lana d’alpaca è uno dei materiali che ho scelto di utilizzare per la mia collezione di accessori autunno inverno 2019 – 2020. Ma tu conosci questo tipo di lana e l’animale da cui proviene?
L’alpaca, simpatico, educato e intelligente
L’alpaca è un animale imparentato con la vigogna e con i lama, a cui somiglia molto, anche se è un po’ piccolo e tranquillo. La famiglia è quella dei camelidi, anche se decisamente non sono animali da deserto. Anzi, si può dire che una delle caratteristiche principali di questi animali dal’aria simpatica sia proprio l’estrema adattabilità al clima. Motivo per cui, se il loro habitat naturale era quello dei pascoli a notevoli altitudini delle Ande, da tempo si sono sviluppati allevamenti anche in Europa e in Italia, dove gli alpaca crescono liberi e felici. Pensa che io stessa conosco ben due piccoli allevamenti di alpaca: nel Bergamasco e nel Chianti.
Oltre ad essere estremamente pacifici, ho scoperto che gli alpaca sono animali anche molto educati. Sì perché non strappano l’erba che mangiano, così che i prati sono ordinatissimi. Non danneggiano gli alberi, hanno zoccoli camosciati che non sciupano i terreni neanche quando sono zuppi di pioggia. E lo sai cosa fanno con la loro cacca? Le cumulano in mucchi, il pascolo è pulito ed è facile utilizzarla subito come concime.
Come si ottiene la lana d’alpaca
L’alpaca è ricoperto da un manto soffice e morbido, che già in natura assume fino a 22 diverse colorazioni, e che viene tosato una volta l’anno, tra maggio e giugno. Si ottiene una quantità abbastanza modesta di lana dalle femmine, meno di 2 chili per ogni animale, un po’ di più dal maschio, intorno ai 2,5 chili.
Piccolo fuori tema: la tosatura fa male agli animali?
Assolutamente no. Al contrario, è un’operazione assolutamente necessaria per il suo benessere. Alla fine della primavera il vello è massiccio e pesante, fa caldo e impaccia nei movimenti, quindi è necessario liberare l’animale da questa pelliccia quasi soffocante.
Gli allevamenti sostenibili di cui ti parlavo, come La valle degli Alpaca, tra le dolci colline fiorentine, effettuano la tosatura al mattino presto, in 4 persone per non dover legare gli animali e finire velocemente e senza stress. Tenendo addirittura conto del carattere di ognuno dei membri dell’allevamento, che proprio come noi hanno caratteristiche diverse gli uni dagli altri.
La lana, sgrossata, divisa per colore, lavata e setacciata, è adesso pronta per la filatura e la successiva lavorazione.
Le caratteristiche della lana d’alpaca
La lana d’alpaca è priva di lanolina e non da allergie, quindi è adatta anche per gli indumenti destinati ai bambini o a persone dalla pelle particolarmente sensibile.
Ha un elevato grado di calore ma resta molto leggera anche dopo la filatura, quindi è decisamente perfetta per gli accessori invernali come sciarpe e cappelli.
La lana d’alpaca e MaMaglia
Ho scelto di utilizzare questo materiale proprio perché le sue caratteristiche sono ideali per i miei prodotti, e per quello che per me è importante in un accessorio. A me danno fastidio i pallini, le lane che rischiano di infeltrirsi e restringersi al lavaggio, e quelle pesanti da indossare.
Infatti miei accessori per l’autunno inverno 2019/2020 sono realizzati in lana 100% alpaca oppure con una percentuale di lana di pecora. Puoi trovarli tutti nel mio negozio Etsy, mentre in questo post ho parlato dei colori che ho scelto per la stagione.
Per il lavaggio ti consiglio quello manuale oppure in lavatrice ma con i delicati. Questo sia per preservare le caratteristiche del materiale ma anche per la lavorazione manuale del prodotto.
Secondo fuori tema: ma come si pronuncia alpaca?
Chiudiamo con una curiosità: io mi sono sempre chiesta se sia più corretto dire Àlpaca o Alpàca. Ebbene, pare che entrambe le pronunce siano corrette. A me viene da dirla sdrucciola, che dovrebbe essere quella tradizionale, mentre la piana viene considerata “neutra”.
Alla fine, dilla come vuoi, la lana d’alpaca è un materiale prezioso che io amo molto, e tu?
Lucy the Wombat
Questo post è bellissimo 😍
Grazie, non sapevo quasi niente sugli alpaca, anche se dalle mie parti ci sono tanti allevamenti e li vedo spesso, si vede che sono simpatici ma non sapevo che fossero anche così educati, top!! Farò attenzione alla loro lana allora!!
MaMaglia
Grazie mille!
A me è venuta voglia di metterne uno in casa… Sono dolcissimi, e poi non si sa mai che non gli zoccoli felpati mi spolveri anche il pavimento!
Francesca
Che carini gli Alpaca! In effetti somigliano moltissimo ai lama❤️
Non avrei mai immaginato che potessero essere anche così educati, Alberto Angela dovrebbe dedicargli una puntata!
MaMaglia
“Ulisse – Il piacere della scoperta degli Alpaca”
È già il mio programma preferito ❤