Pon pon fatti a mano: una scelta ecologica
Da quest’anno ho deciso di eliminare tutto ciò che non era sostenibile: ecco che i pon pon fatti a mano sono entrati in pianta stabile nella mia collezione di accessori invernali.
Cosa facevo prima
I miei cappelli femminili, così come quelli per bambini, hanno molte volte avuto il pon pon. A me piace, è un vezzo divertente e simpatico che da vita a un cappellino semplice.
Nei primi due inverni di MaMaglia, che è nata nell’aprile 2017, i pon pon che applicavo erano spesso in pelliccia sintetica. Così mi venivano chiesti dalle clienti e a dire il vero piacevano anche a me.
Li acquistavo on line, oppure in mercerie e negozi specializzati in prodotti per il fai da te. Lo scorso inverno però, durante uno dei corsi che ho tenuto, abbiamo fatto con le ragazze dei pon pon fatti a mano, e sono venuti così bene che ho iniziato a pensare che potevano essere parte integrante dei miei nuovi prodotti.
Perché non era sostenibile
La scelta di prodotti in ecopelliccia in effetti non è affatto “eco” né sostenibile, per più motivi.
Intanto, quel pelo è totalmente sintetico, quindi ben lontano dalle scelte naturali che hanno orientato le mie scelte negli ultimi tempi.
Io ho sempre rifiutato la pelliccia vera, ovviamente, ma mi sono resa conto che non avevo nessuna garanzia che ciò che compravo non fosse in effetti pelo animale. I pon pon infatti vengono venduti senza etichette che ne confermino la composizione, e già questo non è il massimo.
Inoltre, come sai, io ho scelto di rifornirmi solo presso aziende del mio territorio, che conosco e che so come lavorano. Che possono garantire una lavorazione a norma di legge, etica, ecologica, fatta con passione. Come potevo continuare a usare applicazioni di cui invece non sapevo nulla? E se per realizzarli fossero stati messi al lavoro bambini? Operai sottopagati?
Un lavoro scomodo, costoso e inutile
Anche dal punto di vista logistico non mi piaceva più. Acquistarli on line con spedizioni da lontano significa consegne lente, trasporti da chissà dove, spreco inutile di energie. Ma anche andare a cercarli per mercerie era diventata un’impresa costosa e a volte impossibile. Quando ho girato per ben 6 negozi nel centro di Firenze senza trovare né le misure né i colori che cercavo ho capito che non aveva più senso.
L’unica scelta che fosse altrettanto bella ma infinitamente più ecologica e sostenibile era quella dei pon pon fatti a mano, realizzati da me personalmente.
Come realizzo adesso i pon pon fatti a mano
Adesso, tutta il percorso produttivo degli accessori di MaMaglia è totalmente tracciabile.
Dai filati che acquisto direttamente in azienda, le targhette di legno che faccio incidere a Firenze, la carta di imballi ed etichette che viene da una cartiera della periferia di Prato. Tutto made in Tuscany, a “filiera corta”, etico e sostenibile.
I pon pon fatti a mano, dalle mie mani, sono fatti con la stessa lana con cui è realizzato il cappello. Nello stesso colore oppure a contrasto, a seconda del gusto o della richiesta del cliente.
Filato, mani e forbici. Ecco tutto quello che mi serve, e qua ne vedi alcuni esempi, acquistabili nel mio negozio Etsy.
E quelli che sono rimasti?
E cosa ne sarà adesso dei cappelli con pon pon in ecopelliccia fatti negli anni passati, come questo?
Beh, io non sopporto gli sprechi, e queste creazioni sono belle e di qualità, ovviamente non le butto certo! Per questo le proporrò a prezzo speciale ai miei mercatini (trovi a questo link tutti i prossimi eventi) e in vendite on line. Però non ne acquisterò nè produrrò altri, perché è una catena di cui non mi piace far parte, sbagliando si impara!
Tu cosa pensi di questa scelta?
Francesca
Hai fatto benissimo, è una scelta coerente e in linea con il tuo brand… Poi sinceramente i pon pon fatti da te sono molto più belli degli altri, e sono certa di non essere l’unica a pensarla così 😉
MaMaglia
Grazie mille, ho pensato di spiegarlo bene con un post perché ci ho riflettuto molto…