In questo post affronto un argomento spinoso tra i crafter: i saldi sull’artigianato, farli o no? Come, e quando, e soprattutto, perché?
Ha senso scontare l’artigianato?
Questa è davvero una domanda da un milione di dollari, per noi che lavoriamo con le mani. Se segui questa rubrica (e perché non dovresti farlo?) sai già che nel post precedente, che puoi leggere a questo link, ho parlato di come fare un prezzo dei prodotti artigianali che sia giusto per chi crea e per chi compra.
Il valore che diamo e che riusciamo a trasmettere è un requisito fondamentale per poter vendere e riuscire a guadagnare senza fare la gara al ribasso dei prezzi. Per esperienza personale, inoltre, so molto bene quanto lavoro ci sia dietro a tutto il meccanismo di ricerca, formazione, produzione, promozione, vendita e post vendita c’è dietro a ogni singolo oggetto artigianale.
In questo contesto si inserisce la domanda: ha davvero senso scontare l’artigianato?
Di quali saldi stiamo parlando
Prima di provare a rispondere è doveroso chiarire di cosa stiamo parlando. Sì perché il panorama degli “sconti” è davvero ampio. Nel corso dell’anno le iniziative per agevolare le vendite sono tantissime, si va dal Black Friday e la Cyber Week a novembre fino ai classici saldi di fine stagione a gennaio e luglio.
Per non parlare delle tante promozioni organizzate dai vari marketplace a San Valentino, a Pasqua, per il rientro a scuola e via dicendo.
A volte quindi, scontare l’artigianato che vendiamo in line è quasi un obbligo. Etsy, per esempio, in cambio di una visibilità mondiale e di una leadership nel mercato del fatto a mano, chiede (diciamo, consiglia vivamente) ai suoi espositori di aderire alle campagne di sconto che organizza regolarmente durante l’anno.
Se vuoi, nel blog c’è post che ho dedicato ai marketplace dell’artigianato e quello dove invece parlo di Etsy.
E che si fa quindi, scontiamo o no? Io sono stata di entrambe le opinioni, nel corso della breve vita di MaMaglia, quindi posso darti un quadro generale del perché sì e del perché no.
Perché fare i saldi sull’artigianato…
Si può decidere di scontare l’artigianato per vari motivi. Il primo, più evidente, è quello di dare una spinta alle vendite. All’inizio dell’attività per farsi conoscere. Ma anche perché il cliente, in qualche modo, se lo aspetta. Il famoso Black Friday, per esempio, arriva in un periodo strategico dell’anno, proprio tre settimane prima di Natale. Io, personalmente, ho avuto un riscontro altissimo nel 2019, e non mi sono affatto pentita di avere aderito.
Certo, io ho un prodotto molto legato alle stagioni. Infatti, un altro dei motivi per cui applicare i saldi sull’artigianato è legato alle rimanenze. Se vendi costumi da bagno, a settembre può essere una buona idea fare una bella promozione per smaltire i modelli dell’estate appena passata, e dedicarti poi alla nuova collezione. Lo stesso vale se produci decorazioni natalizie o articoli per la scuola. Ovviamente, ogni categoria ha il suo momento adatto per scontare rimanenze (astucci e cartelle, per esempio, hanno un andamento temporale contrario rispetto a bikini e parei).
Alcuni decidono di dedicare sconti particolari invece solo ai clienti più fedeli. Magari a chi si iscrive alla newsletter (anche io lo faccio di tanto in tanto quindi se vuoi puoi iscriverti da qui) o a chi ha già acquistato.
Ci sono poi anche i motivi personali. Parlando di nuovo di me, in vista del trasloco, ho avuto la necessità di fare un po’ di spazio. Io ho decine e decine di gomitoli che acquisto per provare un materiale, perché mi sono innamorata del colore o per ordini personalizzati (diciamo la verità, ogni scusa è buona per comprare un po’ di filati). Dovevo smaltirli un po’ e per questo ho fatto una super promozione a gennaio di accessori fuori collezione, realizzati con l’estro del momento e con lane che non saranno riassortite (c’è ancora qualcosa disponibile, dai un’occhiata al mio negozio Etsy).
Insomma, può succedere di avere bisogno di svuotare i cassetti, oppure di esaurire delle produzioni eccessive, di svendere un prodotto non troppo riuscito ma comunque valido. In realtà, motivi per fare i saldi sull’artigianato ce ne sono tanti.
…e perché non farlo
Ma è tanta anche la paura di svilire il proprio prodotto, applicando sconti eccessivi.
Chi produce oggetti continuativi, che quindi non vanno mai fuori stagione, può essere in difficoltà a scontare. Così anche chi ha tempi molto lunghi di realizzazione, o lavora solo sul personalizzato, facendo anche modifiche impegnative per ogni cliente.
C’è anche chi, e io ne ho fatto parte in passato, non ama gli sconti imposti dal mercato, e vuole fare promozioni solo quando lo ritiene opportuno. Anche mai, se non c’è l’occasione.
Tutti punti di vista condivisibili. L’unico motivo per cui non va bene decidere di non aderire ai saldi sull’artigianato è non avere margine sul prezzo. Perché allora vuol dire che è stato calcolato male e questo non deve succedere (e se succede, non deve ripetersi, anche questo lo dico per esperienza).
In conclusione
Insomma, io ritengo che non ci sia una risposta definitiva alla domanda “Fare o no i saldi sull’artigianato?”. Questo perché il bello dei prodotti fatti a mano è proprio che ognuno di essi viene da una mente e da un mondo completamente diversi. Ciascun artigiano ha esigenze, modi di lavorare, situazioni personali e professionali specifiche e non giudicabili. Ci sono momenti e situazioni in cui scontare è necessario e altri in cui è preferibile non farlo. In ogni caso, l’unico consiglio che mi sento di dare è di decidere con consapevolezza, e mai per caso, senza pensare, o peggio ancora per partito preso.
Ma tu, come ti comporti? Applichi sconti oppure se tra quelli che “Vade retro”?