Scattare belle foto, perché e fondamentale
Se sei un’artigiana e vuoi vendere sul web impara subito una lezione basilare: scattare belle foto diventerà una parte importantissima del tuo lavoro. Tanto quanto la creazione stessa del prodotto.
Il primo comandamento
Partiamo da una verità assoluta: dell’artigianato per quanto brava tu possa essere, se non riuscirai ad esporre e presentare bene i tuoi prodotti, perderai almeno il 50% delle possibilità di vendita.
Il cliente compra prima con gli occhi che con il portafogli, e se si innamora del tuo mondo, sia esso un bel banco oppure un negozio virtuale, sicuramente acquisterà qualcosa da te prima o poi.
Qualche milione di artigianiarti concorrenti
Questo vale certamente quando partecipi ad un mercatino o ad una fiera, ma è ancora più vero quando pensi di vendere i tuoi prodotti su internet (qui il come come e il perché di questa decisione e qui il mio negozio on line).
Perché? Semplice, perché se ad un evento locale il confronto sarà fatto più o meno con i tuoi colleghi presenti come te sul posto, il web ti butta nella mischia insieme a qualche altro milione di artigiani.
Ed una smisurata concorrenza, tendenzialmente molto brava, si può battere, almeno in parte, soltanto con un buon prodotto che sia anche ben presentato.
Ma veniamo all’Artigianerd…
Non è mica grulla, l’artigianerd. Lo sa bene che per vendere deve scattare delle belle foto, ma non è che una cosa basta dirla e zac, la sai anche fare e ti viene bene alla prima.
Sa anche, per dire, che se si riveste e si trucca fa più bella figura, ma a volte va lo stesso a fare la spesa struccata. E sa anche che saranno quelle le occasioni in cui incontrerà, così a caso, l’amica che non vedeva da tempo, ovviamente tutta in tiro (e magari anche l’amica è tutta elegante per una pura combinazione).
Quindi beh, documentiamoci un po’ su queste famigerate fotografie, che già abbiamo patito le pene dell’inferno per trovarne una buona da usare come immagine profilo (qui come ce la siamo cavata).
I consigli dell’internet
Su internet si sa, son tutti bravi.
Prendono il telefonino, inquadrano una penna bic e voilà, la foto del secolo.
Usa i filtri, dicono, è sufficiente.
L’artigianerd ci prova, impugna il suo telefonino di solito abbastanza economico e fa partire la fotocamera. Generalmente in queste situazioni è sempre impostata la camera frontale e la poveretta si ritrova inquadrata di sotto in su, col doppio mento, la pelle verdastra, le occhiaie e i capelli a spinacio.
Ci sarà bisogno di almeno un’ora per superare lo shock.
Passato il disappunto, ci riprova di nuovo. Fotografa anche lei una penna e l’immagine fa abbastanza schifo, parlando sinceramente, ma conta sull’aiuto dei filtri.
Filtrata, l’immagine è brutta uguale, solo di un brutto più finto.
Telefonino o macchina fotografica?
All’inizio, cara la mia artigianerd, a meno che tu non sia già brava da prima, farai pessime foto con qualunque dispositivo.
Ci sarà da imparare a gestire la luce, l’ambientazione, la composizione dell’immagine e cercare di dare un’idea similare a tutte, un tema, chiamiamolo così.
Il mio modesto consiglio è quello di investire. Un poco di denaro, certo, in un buon smartphone oppure, come ho fatto io, in una macchina fotografica semiprofessionale di qualità. Io ho una Nikon D90, ma confesso di essere stata fortunata a trovarla di seconda mano ad un prezzo accettabile.
Per scattare belle foto, bisogna scattare
Il secondo investimento da fare è il tempo. Prendersi tempo, studiare e provare. Leggere magari dei testi sull’argomento o, se lo si può fare, frequentare anche un breve corso.
Io sono un’autodidatta, e ahimè si vede.
Poi si deve scattare, scattare, scattare. Scattare belle foto, scattarne di brutte, provare comunque con centinaia di immagini, allenarsi con lo zoom, provare vari tipi di illuminazione e guardare poi le nostre prove con occhio critico cercando di trovare gli errori e provando a migliorare.
Io sono passata da questo genere di foto
A queste
La strada è ancora lunghissima! Questo è il mio profilo Instagram, se volete vedere un po’ come e cosa fotografo.
Il fotoromanzo criminale
Poi c’è la versione di chi tutti questi sforzi non ha proprio voglia di farli, e semplicemente si mette a salvare le foto di altri artigiani per poi ripubblicarle spacciandole per proprie.
Assurdo? Sì, e disonesto anche. Se non dal punto di vista squisitamente legale, visto che non è semplice proteggere davvero le proprie fotografie, almeno da quello etico e morale. Eppure proprio in questi giorni mi sono imbattuta in qualcuno che ha sfruttato allegramente le immagini di altri concludendo anche delle vendite on line.
C’è poco da fare, chi cerca scorciatoie non è mai mancato.
Non resta altro che pensare a fare bene e cercare sempre di migliorarsi, fino al punto in cui le proprie immagini saranno talmente proprie e riconoscibili da rendere praticamente impossibile il furto.
Che poi un negozio virtuale non può avere solo belle foto, i prodotti devono anche essere prezzati… e non è un problema di poco conto.
Ma ne parliamo la prossima puntata.
Francesca
Io me ne intendo poco ma a me le tue foto piacciono tanto! Sono luminose, colorate, nitide…poco approssimative, va! Intanto io sto facendo furore con la fascia Mamaglia!
MaMaglia
Grande!Sei una modella perfetta! 😊
Gabriella
Ecco, quello che mi manca è il tempo. Altrimenti sarei bravissima!
ahahha no, a parte gli scherzi, complementi per il tuo percorso. Migliorare richiede sforzi e spesso ci si arrende prima. Quindi complementi anche alla tua tenacia. Che adoro quello che fai lo sai già, ma lo riscrivo!
MaMaglia
Grazie mille Gabriella! 😘 Tanti tentativi ma anche un po’ di soddisfazioni, va detto, ma il tempo fa tanto (e io, nel bene e nel male, ce l’ho).
Sabrina Balugani
Non ho parole per quello che simpaticamente scrivi ma se pensavo in questi anni di averne viste di assurde, questa mi mancava.
MaMaglia
Anche io sono rimasta basita da tanta… leggerezza, chiamiamola così 😊 Eppure altri artigiani mi assicurano cheche succede più spesso di quanto pensiamo! 😞