Vendere l’artigianato su Instagram
Vendere l’artigianato su Instagram? Certo che è possibile, anzi, direi che il social più in voga del momento è decisamente il posto ideale per farlo! Ma vediamo insieme come, nella quinta puntata di Consigli per Artigiani alle prime armi!
”Fuori” su Internet
Stiamo seguendo da alcune settimane un percorso attraverso i social network, per capire, in modo semplice e per principianti, come utilizzarli per proporre il nostro artigianato.
Si impara spesso più velocemente se lo si fa attraverso metafore e paragoni, ed è per questo che mi sono divertita ad associare i vari social a luoghi fisici, reali, dove passiamo il tempo con i nostri amici. E se Facebook per me è un po’ come un ristorante per famiglie, a cosa posso accostare Instagram?
Frequentato e alla moda
Siamo a Febbraio 2019, e a oggi Instagram è il social network più alla moda, quello che fa numeri da capogiro. Qualcosa come un miliardo di utenti attivi al mese, con una crescita del 5% a trimestre, costantemente in salita, soprattutto tra i giovani, quelli stessi utenti che, invece, non sono quasi più presenti su Facebook.
Instagram quindi, per me è come quel locale che ha aperto da non troppo, in città, ma che in breve è diventato uno tra i più cool.
Lo immagino come uno di quei bei bar da aperitivi, arredato all’ultima moda, che resta aperto fino a tarda notte. Così che se alle 19 ci sono i quarantenni come me che si ritrovano per salutare gli amici, a tirar tardi ci sono i ventenni che, beati loro, non sentono la stanchezza.
C’è musica trendy, sempre qualche novità, cibi sfiziosi, drink di ogni tipo.
Presentarsi bene
Diciamoci la verità, è un posto meno rilassato di Facebook.
Su Instagram, proprio come nei locali alla moda, ci si deve presentare bene, “in un certo modo”, come si suol dire. Difficilmente in un locale come quello che ho appena descritto andresti in jeans e maglione, scarpe basse e struccata.
Qualunque sia il tuo stile, cercherai di curare qualche dettaglio in più e di mettere magari i tacchi, o un bel paio di orecchini.
Su Instagram presentarsi bene vuol dire soprattutto scattare belle fotografie.
Le fotografie
I testi, la descrizione, variare il proprio feed (= l’elenco delle nostre foto pubblicate). Tutto importante, ma non quanto la qualità delle immagini.
E ci credo, stiamo parlando DEL social delle immagini, e se vuoi vendere l’artigianato su Instagram, le fotografie di qualità sono ahimè FONDAMENTALI.
Non è difficile da intuire in effetti, a fronte dei numeri di cui parlavamo sopra. Per bello che possa essere il tuo prodotto, non spiccherà mai tra gli altri se non è raffigurato al suo meglio, e anche di più.
Ci sono tante mode, in questo social network. Foto chiare, foto scure, flat lay (= foto in piano riprese dall’alto) e molto altro, ma anche senza addentrarci in tutte queste particolarità, almeno alcune caratteristiche dell’immagine sono fondamentali.
Quattro aspetti indispensabili
Io sono tutto meno che un’esperta, e non so dare consigli tecnici sulla fotografia. Ma ecco 4 punti che anche una pivella come me sa essere imprescindibili.
– La foto deve essere assolutamente a fuoco. Fai molti scatti, e poi cerca quello migliore.
– L’oggetto deve vedersi bene. Non fotografare mai una borsa fantasia su una tovaglia a quadretti, oppure una sciarpa nera su un tavolo di legno scuro.
– Luce naturale o comunque un’ottima illuminazione. Niente flash, che appiattisce tutto, niente foto scattate la sera in cucina, alla luce del lampadario. Scegli un punto ben luminoso, durante il giorno, e prova diverse angolature finché non vedi che la foto restituisce al meglio il colore naturale dell’oggetto. Puoi anche utilizzare dei faretti ben posizionati per dare la giusta atmosfera.
– Semplice è meglio. Si può accostare un fiore, un piccolo oggetto di accompagnamento, ma cerca sempre di non esagerare. Anche se in giro si vedono bellissime immagini ricche di “distrattori”, se non siamo troppo brave con la macchina fotografica, meglio non esagerare e puntare sulla semplicità, che paga sempre.
Basta il cellulare?
Premetto, per i miei scatti uso solitamente le reflex digitali. Le ho acquistate di seconda mano e sono riuscita a non spendere una fortuna. Scarico poi le foto sul pc, le modifico pochissimo per rendere al meglio i colori, e poi le pubblico su Instagram.
Le foto invece scattate sul momento (me stessa, luoghi, situazioni che mi colpiscono) vengono tutte dal mio cellulare, che ho pagato non più di 200 Euro.
Posso dirti per certo, però, che per vendere l’artigianato su Instagram e presentarlo a dovere, non è necessario avere per le mani un dispositivo professionale.
Foto semplici scattate con il cellulare, con un minimo di attenzione alla luce e ai colori, possono andare benissimo. Se hai bisogno di qualche accorgimento in più per renderle accattivanti puoi utilizzare applicazioni come Snapseed (Versione Android – Versione iOS) , incredibilmente facile da usare e che ti aiuta a regolare luce, luminosità e altri dettagli. Sul pc, puoi provare anche l’editor di foto BeFunky.
Personalmente, evito sempre i filtri di Instagram, perché secondo me rendono la foto artificiale e non è l’effetto che cerco.
E dopo le fotografie?
Perfetto, ci siamo vestite e truccate a dovere, siamo pronte per andare nel nostro locale chic, pronte per provare a vendere l’artigianato su Instagram. A questo punto di cosa dobbiamo parlare, cosa dobbiamo fare?
Nel precedente episodio di questa rubrica abbiamo notato insieme che su Facebook si parla un po’ di tutto. Si condividono immagini ma anche canzoni, opinioni, link di articoli, film e molto altro.
Su Instagram, assodato che almeno il 75% del lavoro lo fa l’immagine, non pensiamo però di trascurare le parole.
Anche qui, come altrove, la descrizione nuda e cruda “Collana in carta verde”, non è molto efficace.
Anche qui, come altrove, ciò che conta è la nostra storia e quello che abbiamo da raccontare.
Stiamo narrando attraverso le immagini, è vero, ma sempre di una narrazione si tratta.
Quindi parla di quello che ti colpisce di quella foto, di cosa ritrae e di come hai realizzato quel prodotto. Ma non limitarti a questo.
Un po’ di varietà
Non è il tuo profilo personale. Non è soltanto quello, almeno; quindi l’importante è sempre restare in equilibrio per non cadere in uno dei due estremi. Se non va bene, perché monotono, un profilo dove ci sono solo foto di collane, lo è altrettanto quello dove ci sono soltanto foto del tuo gatto… soprattutto visto che non è lui che stai vendendo.
Quindi la storia che racconti sarà quella delle tue collane, del luogo dove le crei, del processo di lavorazione, del tuo gatto che ti mette in disordine il tavolo, del paesaggio che hai appena visto, del mare che ti ha ispirato, di te con la tua amica del cuore che indossa la tua creazione.
Tutto quello che ti tocca il cuore può andare bene, perché parla di te senza essere una vendita assillante e martellante. Chi ti segue vuole conoscerti e divertirsi, non vendere un catalogo freddo!
Metterci la faccia sì o no?
Ecco un grande dilemma di molti artigiani che propongono i loro lavori on line, e soprattutto su Instagram: devo mostrami, metterci la faccia oppure no?
Beh, che dire, io lo faccio. Se mi segui sul mio profilo Instagram sai che ogni tanto faccio capolino con il mio faccione o con qualche improbabile mossa. Ma quello che è giusto per me, che non so cosa sia la timidezza, non è detto che lo sia per te.
Tendenzialmente, al “pubblico” piace conoscere chi c’è dietro agli oggetti che comprano. Questo da fiducia, fa simpatia, stringe un rapporto più intimo nonostante il mezzo virtuale. Ma direi una bugia se sostenessi che si vende soltanto così. Ci sono artigiani che non si mostrano mai o quasi mai, ma sono bravi a restituire il profumo di casa e l’intensità del lavoro e dell’impegno che mettono, a raccontarsi.
Quindi non c’è nessun obbligo di scattare foto dove non ti senti a tuo agio, a postare primi piani che non vuoi. Sei tu che decidi come, cosa e quando far vedere di te.
Gli Hashtag #
Nota dolente di chi conosce ed usa poco questo social network sono gli hashtag.
Sono le parole che identificano l’argomento di cui tratta la tua immagine, che la qualificano e la rendono “trovabile” anche da chi non ti segue ma ha quel determinato interesse.
Va da sé che hashtag come #lamiagattaMaria sono assolutamente inutili perché nessuno lo cercherà mai… Molto meglio indicare #artigianato #handmade #fattoamano, tanto per iniziare.
Per saperne di più su questo argomento, comunque, ti consiglio questo post di Marta Pavia che ho trovato molto utile.
Come far crescere un profilo?
Ottenere tanti follower, su Instagram, può essere anche molto semplice. Basta scaricare programmini ad hoc, i cosiddetti bot, che ingrassano il numero di chi ci segue e commentano da soli qua e là, a volte anche un po’ a caso, anche se. Ma è modo abbastanza inutile di crescere, non pensi anche tu? Tanto se dietro a quel numero non ci sono potenziali clienti o almeno persone interessate, che ce ne facciamo?
Ah poi c’è chi pratica il cosiddetto “follow-unfollow”. Vuol dire che io ti seguo, tu pensi che il tuo profilo mi interessi e mi segui a tua volta, e io zac, ti tolgo il follow. Antipatico? Moltissimo, ma purtroppo molto frequente.
Possiamo solo cercare di non farlo a nostra volta, di seguire chi ci interessa davvero e di interagire con chi pensiamo possa trovare qualcosa di bello nei nostri prodotti. Magari cerchiamo degli hashtag mirati, e vediamo chi li segue e li usa. Probabilmente a loro il nostro profilo potrebbe interessare.
E LE STORIE? Sì, ci sono anche loro, le famigerate “stories” di Instagram, e anche loro possono essere molto utili nella nostra strategia di vendita… ma facciamo che ne parliamo nella prossima puntata, che dici?
In conclusione
Alla fine di questo lungo eppure assai incompleto post, possiamo affermare con certezza che vendere l’artigianato su Instagram è assolutamente possibile e può dare grandi soddisfazioni. Come sempre non può mancare un po’ di impegno e di studio sul nostro target, su che genere di profili segue, quali hashtag lo interessano e molto altro. Ma ormai lo sappiamo, di facile e veloce c’è ben poco!
Tu cosa ne pensi? Sei una frequentatrice di questo social così alla moda oppure fai fatica a destreggiarti nei suoi meandri?
Sabrina Balugani
Instagram ovvero IG è uno dei miei social preferiti. Sarà per la fotografia che amo e adoro, sarà perchè riesce con le giuste immagini a trasportarvi ovunque. Lo amo ma lo odio. Si si perchè troppi furbetti che guardano i numeri invece della sostanza. Ho trovato questo tuo post molto esauriente. Mi piace!
MaMaglia
Sono davvero felice che ti sia piaciuto questo post. Certamente è un’abbozzo per i non esperti, ma spero che possa essere utile!
Katja
Instagram mi piace molto anche se ultimamente ho un rapporto odio / amore. È sempre difficile fare buone foto, soprattutto all’interno: me ne rendo conto quando vorrei postare foto del dietro le quinte dei miei viaggi. Quando fotografo le guide che userò o i miei appunti su cosa farò, ho gli stessi problemi di chi pubblica le foto dei propri prodotti handmade o cucina: in primis la luce giusta, per me è sempre un terno all’otto! E vorrei imparare a fare le foto dall’alto!
MaMaglia
Quante difficoltà… Anche per me è difficile, soprattutto rendere il colore per quello che è realmente, e capisco benissimo il tuo rapporto amore/odio neo confronti di Instagram!
Sandra
Il tuo articolo è interessantissimo e ho girato il link ad una mia amica che ha la passione dell’artigianato come te!
MaMaglia
Grazie, ne sono felice! È sempre un piacere poter essere di aiuto, anche minimo, a qualcuno. È il motivo per cui scrivo questa rubrica!
Monica
Ottima guida. Molti pensano che sia facile vendere sui social ma non è così. Bisogna conoscerli e presentarsi nel modo giusti, proprio come ci hai raccontato in questo post.
MaMaglia
Eh no, altro che facile… Ci si può fare, ma come sempre è necessario l’impegno!